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L’albinismo e i suoi nemici: i riflessi

Qualche anno fa ero capitata in un sito che cercava di far comprendere tramite immagini la vista delle persone con albinismo, cosa alquanto difficile da rappresentare, ancor più da descrivere. In realtà In questo caso credo sia più semplice perché il problema dei riflessi è comprensibile da molte persone in quanto si basa su principi fisici da cui non si scappa.

Solo che sugli albini le leggi della riflessione della luce hanno un impatto diverso, perché come sappiamo gli albini hanno una ridotta acuità visiva, problemi di fotofobia ecc.

Di quali riflessi parlo – i problemi dell’albinismo

Non esiste un albino al mondo che vi possa riconoscere se state al di là del vetro di un auto e non esiste albino al mondo che riesca a distinguere un luogo o ad identificare una persona che sta oltre il finestrino di un treno di sera, per esempio.

Queste sono due situazioni tipiche ed emblematiche in cui un albino si trova faccia a faccia con i fastidiosi riflessi di cui parlavamo: nel primo caso l’albino vedrà le case, gli alberi e ciò che si trova attorno all’auto dalla quale lo state salutando, nel secondo caso vedrà gli interni del treno e non la stazione di riferimento che sta invece fuori.

Anche l’idea di lavorare in balcone o guardare un film in terrazza non è una buona idea per una persona albina, non solo per il sole. In realtà anche se si fosse in un balcone in completa ombra ci potrebbe essere il problema dei riflessi della luce sullo schermo del computer, tablet o telefono ed anche in questo caso più che il film ci si riproporrebbe sullo schermo il già noto paesaggio circostante.

Come sappiamo, l’albinismo non è solo un problema di decimi ma un insieme di caratteristiche dell’occhio che fanno sì che le immagini siano un po’ più confuse e non proprio definite.

Un’ altra situazione simile é quella in cui un albino fa più fatica a leggere un messaggio sul telefono quando è in pieno sole o comunque all’esterno o quando cercate di fargli vedere una foto dal vostro telefono.
“Che cosa c’è di strano allora? Capita a tutti!” – vi starete chiedendo.

Ovviamente sì, in questo caso il fastidio è esattamente della stessa natura che può incontrare una persona non albina e normo vedente, quello che cambia é l’intensità del fastidio.
Se ad un normo vedente dà fastidio 3 in una scala da uno a dieci, ad un albino dà fastidio 10.

Gli strumenti per gestire i problemi visivi dell’albinismo

A volte le mamme ed i papà, così come i terapisti, cercano una soluzione standard per aiutare i piccoli a districarsi in queste situazioni della vita quotidiana ma la verità é che non c’é un manuale dei giovani albini con step da seguire passo passo, o meglio, per quanto riguarda le procedure burocratiche ci sono e sempre più ci stiamo impegnando per rendere reperibili questi argomenti sul web ma per quanto riguarda il riflesso della luce su un telefono ognuno di noi adotterà i propri metodi per aggirare l’ostacolo: chi cercherà una zona più all’ombra, chi inclinerà il telefono, chi aumenterà la nitidezza, chi i caratteri o altre impostazioni.

La nostra inventiva non ha davvero limiti!

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Mi chiamo Roberta e sono nata con albinismo oculo-cutaneo. Oggi parlo ai genitori, agli educatori, ai medici e a tutta la popolazione perchè vorrei un mondo consapevole, preparato e accogliente.

2 pensieri su “L’albinismo e i suoi nemici: i riflessi”

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